L’autismo è un disturbo evolutivo caratterizzato da deficit nella comunicazione e nelle interazioni sociali, in cui possono manifestarsi comportamenti ripetitivi o stereotipati, difficoltà a instaurare contatto visivo con gli altri e a sorridere, incapacità di manipolare oggetti o eccessivo attaccamento a un oggetto.

Alla nascita i bambini che ne sono affetti non mostrano sintomi evidenti.

Questa patologia si manifesta gradualmente entro i primi tre anni di vita, suggerendo che in parte potrebbe essere causato da un’alterazione dello sviluppo cerebrale durante le prime fasi dello sviluppo postnatale.

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Un’ipotesi sulla causa dell’autismo

In effetti, gli studi più recenti di neuroimaging funzionale,una tecnica utilizzata per osservare il funzionamento del cervello, hanno evidenziato che il cervello dei bambini autistici cresce in maniera atipica: in breve tempo raggiunge dimensioni maggiori rispetto a quello dei bambini non autistici.

Nonostante le cause dell’autismo siano ancora da chiarire, sembra che questo eccessivo sviluppo cerebrale sia dovuto all’azione di un gene che codifica per una proteina chiamata FMRP, responsabile del controllo della sintesi proteica nei neuroni.

In assenza di questa proteina vi è uno sviluppo incontrollato del cervello.

L’augurio dei neuroscienziati è che la crescente comprensione dei meccanismi di sviluppo cerebrale possa suggerire terapie volte a correggere le alterazioni dello sviluppo cerebrale in bambini a rischio di autismo.