Provare a volte un po’ d’ansia quando voliamo su un aereo può essere normale, ma quando il livello dell’ansia supera certi livelli sconfiniamo nella patologia e nella fobia che gli psicologi chiamano aerofobia.
Tale fobia può diventare altamente invalidante quando ci impedisce di viaggiare in aereo e limita gli spostamenti che avremmo voluto fare per motivi di lavoro o per turismo.
È importante distinguere i soggetti affetti da claustrofobia con attacchi di panico da quelli con la fobia del volo, in quanto i primi sono preoccupati dall’idea di sentirsi male mentre sono chiusi nell’aereo, mentre i secondi sono maggiormente preoccupati dall’idea di precipitare o da un incidente aereo.
In realtà, statisticamente, i voli in aereo sono molto più sicuri dei viaggi in automobile, ma per il fobico il fatto che sia molto meno probabile un incidente quando viaggia in aereo rispetto a quando viaggia in automobile non è un elemento da prendere in considerazione.
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Teoria psicologica e realtà virtuale
Una nuova tecnica cognitivo comportamentale, messa a punto dalle ricercatrici Marilyn Safir e Helene Wallach del Dipartimento di Psicologia dell’Università di Haifa, basata sull’uso della realtà virtuale e della simulazione di volo sembra essere molto promettente nel curare la paura di volare.
Gli esperimenti condotti dalle due ricercatrici hanno mostrato che la maggior parte dei soggetti trattati con questa nuova tecnica psicologica ha superato la paura di volare.