In una recente ricerca condotta presso il Dipartimento di Neurologia e Neuroscienze della University of California di Los Angeles è stata riscontrata una minore riduzione dello spessore della corteccia cerebrale in soggetti anziani che hanno praticato per diversi anni la meditazione.

Tale riduzione, che normalmente si verifica con l’avanzare dell’età, è significativamente inferiore rispetto a quella che si rileva nei soggetti che non hanno invece praticato attività di meditazione.

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I dettagli dello studio

Con la meditazione il cervello rimane giovane più a lungo?

Attraverso l’utilizzo di tecniche di risonanza magnetica in questa ricerca è stato evidenziato che, sebbene in tutti i soggetti ci fosse una riduzione della materia grigia della corteccia cerebrale, nei soggetti che avevano praticato per molti anni la meditazione tale riduzione era sensibilmente minore.

Sembra quindi che la meditazione, effettivamente, possa contribuire a mantenere il cervello giovane più a lungo.

Tuttavia prima di poter dare per certa questa conclusione bisognerebbe escludere, come ha affermato la coordinatrice della ricerca la Dott.ssa Eileen Luders, che il risultato riscontrato non sia invece dovuto ad altre variabili concomitanti.

Chi pratica la meditazione potrebbe differire da chi non la pratica riguardo agli stili di vita, ai tratti di personalità ed altre variabili, e potrebbero essere queste le differenze che determinano la minore riduzione della corteccia cerebrale.

Le prossime ricerche ci daranno quindi qualche informazione in più per capire i reali effetti della meditazione sull’invecchiamento cerebrale.