Le ricerche scientifiche condotte negli ultimi anni sembrano constatare che mediamente le persone estroverse sono più felici delle persone introverse.

Uno studio condotto alla Wake Forest University (USA) pare addirittura rivelare che anche gli introversi si sentono più felici quando si comportano da estroversi. Ma è davvero così?

Ci sono almeno due buoni motivi per ritenere che la realtà sia leggermente diversa, o quantomeno più complessa, di quello che appare.

Il primo motivo riguarda i test scientifici utilizzati per misurare il livello di felicità degli individui.

Essi infatti sono prevalentemente estroverso-centrici, cioè assumono più frequentemente come indicatori di felicità caratteristiche tipiche delle persone estroverse (socializzare con facilità, uscire spesso in compagnia, essere molto attivi, etc.) e meno frequentemente caratteristiche associate all’introversione (riflessività, contemplazione, tranquillità, etc.).

Questo potrebbe essere il motivo per cui gli estroversi ottengono punteggi più alti nei test che misurano la felicità.

Il secondo motivo ha a che fare con la cultura.

La cultura occidentale infatti tende a favorire le personalità estroverse ed esercita sugli introversi una certa pressione sociale affinché agiscano in maniera estroversa, provocando in loro come conseguenza ansia e bassa autostima.

Nella cultura orientale, dove si tende invece a incoraggiare le personalità più calme e riflessive, le persone introverse non sembrano soggette allo stesso tipo di pressione sociale.

Sembra quindi che la risposta alla domanda se gli estroversi siano più felici degli introversi debba tenere in considerazione variabili legate sia al metodo di ricerca che al contesto culturale di riferimento.

Molte ricerche scientifiche, inoltre, hanno dimostrato che la felicità non scaturisce tanto da uno specifico tipo di personalità quanto dall’accettazione di se stessi, dal vivere la vita con un senso di scopo e dalla consapevolezza di poter contare sul sostegno di una solida rete sociale (famiglia, amici, etc.), condizioni che sia gli estroversi che gli introversi possono realizzare.