La prestigiosa e importante rivista scientifica Nature ha di recente avviato la pubblicazione di Nature Human Behavior, dedicata interamente a tematiche inerenti al comportamento umano e alla psicologia.

Nel numero inaugurale di Nature Human Behavior è stato pubblicato un articolo, di un gruppo di ricercatori dell’Università di Cambridge, in cui viene presentata una nuova tecnica per trattare le fobie, i ricordi dolorosi e il disturbo post-traumatico da stress – DPTS.

La tecnica, chiamata Decoded Neurofeedback si basa sull’uso di nuovi strumenti di brain scanning e consiste nel rilevare, per un determinato periodo di tempo, la complessa attività neuronale associata a specifiche paure o a specifici ricordi dolorosi e nel far seguire un rinforzo positivo ogniqualvolta tale attività neuronale viene rilevata nel paziente in trattamento.

Ti può interessare anche: Neuroscienze: nuove scoperte sul comportamento abituale e il Disturbo Ossessivo-Compulsivo

L’esperimento sul Decoded Neurodeedback

In un primo esperimento, condotto dal Prof. Ben Seymour e altri ricercatori dell’Università di Cambridge, l’uso della tecnica del Decoded Neurofeedback per un periodo di 3 giorni ha consentito di eliminare, in un gruppo di volontari che si sono sottoposti all’esperimento, la paura associata a un ricordo doloroso (una scossa elettrica che, con il consenso dei volontari, era stata somministrata ripetutamente dai ricercatori prima dell’inizio dell’esperimento).

Nuovi esperimenti saranno ora condotti dal Prof. Seymour e dai suoi colleghi, sia all’Università di Cambridge sia in altre Università che stanno collaborando alla ricerca, per verificare gli effetti della tecnica del Decoded Neurofeedback in pazienti con fobie e disturbo post-traumatico da stress.

Se i risultati saranno positivi, tale tecnica andrà ad affiancarsi alle altre tipologie di trattamento, comportamentali, psicodinamiche e farmacologiche attualmente esistenti.