Il 7 febbraio è la prima giornata nazionale contro il bullismo a scuola.

Il fenomeno del bullismo a scuola è sempre esistito, ma negli ultimi anni, come diversi dati e i risultati di alcune ricerche mostrano, il fenomeno è in costante crescita.

Non è facile capire con esattezza quali fattori hanno determinato tale crescita e diverse ipotesi sono state avanzate per spiegare le cause che hanno prodotto l’incremento del fenomeno.

Fattori sociali, psicologici e educativi molto probabilmente interagiscono tra di loro nel determinare i comportamenti da bullo.

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Il bullismo a scuola

Arginare il fenomeno del bullismo non è facile, anche perché adesso tale fenomeno si manifesta non solo dentro la scuola ma, sempre più spesso, anche al di fuori della scuola, soprattutto attraverso i social network.

Il bullismo tramite i social network sta assumendo proporzioni preoccupanti, tanto da avere indotto alcuni parlamentari a presentare un disegno di legge contro il cyberbullismo.

Alcuni interventi in ambito scolastico si sono rilevati utili nella prevenzione di tale fenomeno.

Soprattutto gli interventi basati sulla stimolazione dello sviluppo della metacognizione morale, della metacognizione sociale e dei comportamenti pro-sociali si sono rivelati utili nel prevenire, o ridurre, i fenomeni di bullismo.

Una certa utilità nel contrasto delle conseguenze negative che si manifestano in chi lo subisce (le conseguenze per le vittime di bullismo possono anche essere gravi, come ansia persistente, depressione, tentativo di suicidio) possono averla i programmi di supporto tra coetanei.

Tra i più utili programmi di supporto tra coetanei vi sono il peer counselling, il befriending e la mediazione tra pari.

Un interessante programma mistodi prevenzione del bullismo e di contrasto delle conseguenze negative sulle vittime dei bulli è stato proposto dall’Associazione Italiana Psicologi Scolastici – AIPS e dall’Istituto Galton.

Tale programma, differenziato per classi di età e basato sulle più recenti acquisizioni scientifiche nel campo della psicologia del bullismo, può essere attuato sia nella scuola primaria che nella scuola secondaria.