La leggenda narra che Quetzalcoatl, il dio serpente dell’antica Mesoamerica, rubò agli déi un albero di cacao, il più bello di tutto il paradiso azteca, per regarlarlo agli uomini che impararono, con l’aiuto della divinità della pioggia Tlaloc e della dea della fertilità Xochiquetzal, a coltivare, a raccoglierne i frutti e a macinarne i semi per realizzare una bevanda aromatica: il cioccolato.
Il cioccolato era una vera e propria golosità che ringiovaniva, allungava la vita e migliorava la salute, non per altro veniva considerato il nutrimento degli déi.
Dal punto di vista storico il cioccolato nasce in Amazzonia e giunge in Messico 3000 anni fa. Origina da una pianta sempreverde, alta fino a 20 metri, che produce i frutti da cui derivano i semi del cacao.
Ti può interessare anche: Mi hai spezzato il cuore: psicosomatica del cuore e dei suoi dolori
… tra i piaceri della mente e del corpo
Oggi sappiamo che il piacere del cioccolato può generare benessere, sia psichico che fisico.
Alcune ricerche sostengono che mangiare cioccolato sia più eccitante che baciare il proprio partner e che mentre per gli uomini il cioccolato predispone alla sessualità, la maggior parte delle donne lo preferisce al sesso.
Il legame tra cioccolato e sessualità è storico: si narra che Montezuma, un imperatore azteco che possedeva un harem con 600 concubine, ne bevesse 5 tazze al giorno, che Madame Du Barry, la favorita di Luigi XV, lo offrisse ai suoi numerosi amanti, che Casanova lo consigliasse prima e dopo le fatiche dell’amore.
Ma quali sono gli effetti psicofisici del cioccolato?
La scienza ha dimostrato che:
- offre sensazioni di tranquillità e felicità grazie al triptofano, un amminoacido fondamentale per il nostro organismo, che esercita il suo potere sulla serotonina, sulla feniletilammina e sull’anandamina, allontanando lo stress;
- offre sensazioni di rinvigorimento, aiutandoci a recuperare stanchezza ed energia, grazie ai polifenoli, un gruppo di sostanze naturali;
- incrementa l’attenzione e lo stato di allerta, con conseguente potenziamento dell’efficienza mentale, grazie alla presenza di magnesio che attiva il metabolismo cerebrale donandoci una maggiore lucidità di pensiero;
- consente di attenuare l’ansia, grazie alla produzione di endorfine, gli ormoni del benessere;
- migliora le funzioni cardio-vascolari, riducendo la pressione arteriosa, grazie ai flavonoidi (composti chimici naturali) e alle loro proprietà anti-ossidanti: così la probabilità di infarto diminuisce del 37% e il pericolo di ictus del 29%;
- calma la motilità gastrica, grazie ai lipidi, composti organici presenti in natura, e di conseguenza può ridurre l’appetito e l’eccessiva introduzione di calorie;
- ha un effetto antibatterico, grazie ai tannini, sostanze chimiche presenti negli estratti vegetali;
- aiuta a combattere il diabete, aumentando l’insulino-resistenza.
Non è tutto cacao ciò che luccica
Attualmente la maggior parte del cioccolato in commercio contiene troppi zuccheri e troppo poco cacao che è quello che produce gli effetti positivi prima descritti.
È per questo che, anche in vista delle prossime festività pasquali e l’esponenziale aumento di consumo delle uova di cioccolato, si consiglia di preferire il cioccolato che contenga almeno il 65% di cacao.
E per chi sostiene che il cioccolato faccia male?
Ippocrate sosteneva che è la quantità che fa il veleno.
Quindi, godiamo pure dei piaceri psicofisici del cioccolato ma con moderazione!
In fondo, l’effetto benefico del cioccolato si ottiene con 7,5 grammi al giorno.
Ti è piaciuto questo articolo? Leggi anche gli altri della rubrica mente e Corpo