Una recente ricerca, pubblicata a maggio 2019 sulla rivista scientifica Nature Genetics e condotta su più di 50.000 pazienti affetti da disturbo bipolare, in diversi 14 Paesi, ha rilevato nuove 20 associazioni genetiche con tale disturbo. Viene quindi ulteriormente confermata la teoria, ormai da anni consolidata, sulla predisposizione genetica al disturbo bipolare. Avere una predisposizione genetica al disturbo bipolare non significa comunque che si svilupperà necessariamente questo disturbo. Fattori scatenanti, psicologici e ambientali, contribuiscono all’insorgenza del disturbo in individui geneticamente predisposti.
Il disturbo bipolare, noto anche come malattia maniaco-depressiva, è un disturbo complesso che provoca cambiamenti insoliti dell’umore e del livello di energia. In tale disturbo si alternano fasi depressive e fasi di euforia, spesso intervallate da lunghi periodi in cui l’umore medio oscilla comunque tra frequenti alti e bassi. Durante la fase di euforia l’individuo con disturbo bipolare ha un’autostima ipertrofica, un’enorme fiducia in se stesso e un sentimento di grandiosità del sé. In questa fase spesso intraprende numerosi nuovi progetti che si sovrappongono e si mostra particolarmente attivo e fattivo. Durante la fase opposta, depressiva, l’individuo con disturbo bipolare si mostra invece privo di iniziativa e con bassa autostima.
Il bipolarismo comporta un aumento del rischio di suicidio e compromette gravemente le relazioni degli individui e le loro performance scolastiche e lavorative. I sintomi del disturbo non vanno confusi con i normali alti e bassi che tutti possono attraversare in alcuni momenti della vita. Per tale motivo è molto importante che la diagnosi venga affidata a specialisti della salute mentale.
Molti individui con disturbo bipolare tornano a un livello pienamente funzionale nell’intervallo tra gli episodi di euforia o depressione, ma circa un 30% di loro mostra sentimenti di disagio e difficoltà in ambito lavorativo anche durante tale intervallo.
Il trattamento del disturbo bipolare prevede una cura farmacologia e una cura psicologica di sostegno.