Quando qualcun altro ha successo, può capitare che proviamo invidia oppure che proviamo gioia per lui.
Le diverse reazioni al successo degli altri dipendono, molto probabilmente, da diversi fattori: la nostra personalità, le nostre esperienze passate, i nostri schemi cognitivi, il rapporto che abbiamo con l’altro (se è uno sconosciuto, un collega, un conoscente, un amico, un parente).
Una recente ricerca scientifica, condotta presso la UCL Psychology & Language Sciences e diretta dalla Prof.ssa Patricia Lookwood, ha messo in evidenza che il diverso modo di reagire al successo degli altri è anche correlato al diverso funzionamento di un’area del cervello chiamata cingolato anteriore.
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I circuiti neuronali di questa area del cervello si attivano in maniera diversa nei soggetti che riferiscono di provare gioia per il successo degli altri e nei soggetti che riferiscono invece di provare invidia.
Al momento non è però ancora chiaro se tali differenze cerebrali nel funzionamento del cingolato anteriore siano innate (e rappresentino quindi un fattore che ci predispone ad essere più o meno invidiosi) oppure se sono le esperienze della vita a modificare il cervello e il funzionamento del cingolato anteriore.
Le prossime ricerche scientifiche in questo campo ci aiuteranno a capire quanto c’è di innato e quanto di appreso nelle differenze individuali nella reazione al successo degli altri.