La psicologia dello sport studia i processi percettivi, attentivi, mnemonici, emotivi, motivazionali, motori, e in generale tutti i processi cognitivi correlati con le prestazioni sportive.  Studia anche gli aspetti inerenti alle componenti interpersonali e relazionali negli sport di squadra. La psicologia dello sport, quindi, è una disciplina che consente di comprendere i fattori mentali e comportamentali che regolano la prestazione degli atleti e che possono determinare il rendimento in una gara o in una partita. Tra le variabili studiate dalla psicologo dello sport vi sono: la percezione della posizione e del movimento del corpo, le abilità motorie, la percezione visiva degli oggetti nello spazio, l’attenzione e la capacità di concentrazione, la motivazione, le emozioni, le interazioni con i compagni di squadra le dinamiche di gruppo. Le applicazioni pratiche della psicologia dello sport possono essere utili ed importanti sia per gli atleti dilettanti sia per gli atleti professionisti: lo psicologo dello sport può aiutare l’atleta a conseguire prestazioni ottimali attraverso tecniche di preparazione mentale e focalizzazione dell’attenzione, attraverso una valutazione psicofisiologica, e attraverso un intervento sugli aspetti cognitivi, emotivi, motivazionali e interpersonali. Lo psicologo dello sport inoltre può intervenire per fornire un supporto specifico nelle problematiche di gestione manageriale delle attività sportive, attraverso una consulenza e un sostegno ai dirigenti e agli allenatori. Nei prossimi articoli di questa rubrica, entreremo nel dettaglio di varie tematiche di psicologia dello sport, soffermandoci soprattutto sugli aspetti applicativi in diversi sport.