Le paure nell’infanzia si manifestano frequentemente e possono assumere, in base all’età, diverse forme.  La paura del buio, la paura di alcuni animali, la paura degli estranei, la paura di alcuni elementi naturali (acqua, temporale, tuono, fulmine, fuoco), la paura dei mostri e dei fantasmi, la paura dell’altezza o del vuoto, ecc.  In età scolare può anche comparire la paura della scuola. Intorno agli 8 anni possono comparire la paura delle malattie e la paura della morte. 

Nella maggior parte dei casi, intorno ai 9 anni la frequenza e l’intensità delle paure infantili tendono a diminuire.  In alcuni casi però le paure manifestatisi nell’infanzia possono permanere fino all’adolescenza e all’età adulta.

Sulle cause delle paure infantili i diversi indirizzi psicoterapeutici hanno proposto diverse teorie. Tuttavia, è opinione condivisa che nella maggior parte dei casi le paure tendono, anche in assenza di qualsiasi tipo di intervento psicologico, a scomparire con l’aumentare dell’età. Nei casi in cui però la paura infantile assume le caratteristiche di una vera e propria fobia, può essere utile un intervento psicologico. L’approccio cognitivo comportamentale e l’approccio psicodinamico sembrano essere gli approcci psicoterapeutici che offrono i migliori risultati, ma anche gli approcci sistemico relazionali possono rivelarsi utili nei casi in cui le relazioni familiari giocano un ruolo nell’insorgere o nel mantenimento della fobia infantile. Se adeguatamente attuato, l’intervento psicologico per il trattamento delle fobie infantili ha un alto tasso di successo.